L’arte contemporanea torna alla Scuola Fenysia con la preview “Autoritratti 1981/2019” di Francesco Lauretta.
Giovedì 16 maggio a partire dalle ore 18, l’artista espone a Fenysia alcune opere che hanno esteso alla pittura il suo progetto artistico. Le istallazioni resteranno solo per una sera, dunque non mancate!
[Seguirà brindisi con l’artista]
«Senza titolo fu la mia prima personale dove, tra le cose, esposi un autoritratto, un disegno in sanguigna esposto su un grande lenzuolo, a mo’ di Venonica, con dei crisantemi. L’impatto era straniante, come una lapide. In quel ritratto giovanile forse avevo già scritto il percorso, complesso, frantumato, espanso di una vita dedita totalmente all’arte e, totalmente, già risolta con la sua fine, o fallimento, che via via, col tempo, avrei in parte scoperto e in parte dimenticata. Negli ultimi anni il tormentoso autoritratto s’è formato, sviluppandosi ulteriormente coinvolgendomi in disegni che mi vestivano durante il vespro, prima con gli Autoritratti Postumiani, poi con diversi disegni sempre più arditi, con la performance anche, come Oh my sweetest choice, o durante l’utilizzo della maschera specchiante nelle prove di pittore, e recentemente con le tele come il Pittore ridens e in quella che vedremo in questa occasione dove presto il volto a un apparentemente rilassato san Gerolamo penitente. Tornare indietro da dove m’ero dato inizio e fine è una testimonianza di una autentica disperazione che si rinnova, ritratto dopo ritratto, dove la soggettività ributta nel cestino ogni compiacimento narcisistico per ricredersi e ridisegnarsi con una pratica, che scopro, dissolvente di una vita, la mia, già composta, ma sempre acerba, che incrocia qualcosa di già mortale nei disegni e nelle pitture, che, se guardati, sollecitano e sembrano condurre noi, e noi con essi, in via di sparizione.»
(Francesco Lauretta)