I colori di Leopoldo | Love Lee

14 Ottobre 2020 8:00 pm
Nell’ambito della Festa della Toscana 2019, con la compartecipazione del Consiglio regionale Fenysia presenta negli spazi di Manifattura Tabacchi (via delle Cascine, 33-35, Firenze)
 
I COLORI DI LEOPOLDO
14 ottobre ore 20:00 – 22:00
Performance di Francesco Lauretta e Luigi Presicce
 
Ad una ricerca veloce dell’immagine del ritratto di Leopoldo I d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, con il nome di Pietro Leopoldo e imperatore del Sacro Romano Impero, la prima cosa che ci ha colpito, più del suo aspetto, sono stati i colori che lo accompagnano, ritratto dopo ritratto. Da qui, vista l’occasione delle celebrazioni in corso quest’anno, abbiamo pensato di celebrarne il colore, o meglio i colori così importanti per l’immagine che poi si è tramandata da allora fino adesso, e così per sempre. Colori di potere ma anche di straordinaria eleganza, bellezza, e così ci siamo detti che al di là della sua persona e della sua storia decisiva per la formazione di questo paese, ponendo l’attenzione ai colori poniamo anche l’attenzione verso l’arte e i suoi artisti che da sempre ci hanno lasciato le testimonianze che hanno informato, creato la nostra straordinaria storia. Se abbiamo un ritratto di Leopoldo, e così è sempre stato, è grazie agli artisti, e all’arte che mostra, scopre e ci appassiona nel tempo. Senza artisti non c’è storia, senza artisti non va da nessuna parte, l’uomo. Bianco cipria, ori, rosso, nero, sono i colori che vestono il granduca, colori che si fanno ammirare e mostrano una elezione che difatti lo rendono icona di potere, di uomo-mondo che forma un immaginario universale di eleganza e di grazia e un immaginario di un’epoca che sbocciava, grazie alle sue gesta, con nuovo piglio, trasformando la Toscana in una regione libera, aperta al mondo e all’Europa. Abbiamo pensato così di formare un quadro che abbracci epoche diverse, tutte celebrate in un’unica scena, quella di Leopoldo e la nostra, contemporanea. Tre le icone: quella di Leopoldo – interpretata dal suo cartone -, quella di Presicce – interpretata da se stesso nelle vesti di Naimlap, l’uomo uccello, divinità mitologica fondatrice di Chan Cha, la città di fango in Perù -, e quella di Pasavento – artista eteronimo di Francesco Lauretta che già lo scorso anno ha esposto negli spazi di Fenysia. I tre abitano uno spazio immaginario, come un’apparizione, una visione o sogno, mentre silenziosamente, semplicemente, comunicano.
 
LOVE LEE
18 ottobre ore 21:00
ispirato alla storia di Aileen Wuornos
Testo di Chiara Guarducci
Reading con Laura Cioni
Musica di Giovanni Sabia
 
  Un primo studio su un caso realmente esistito, la storia di una donna ai margini della società che si prostituiva e che ha sparato in un anno a sette clienti. Aileen Wuornos, definita la serial killer dell’autostrada, ha sempre sostenuto la legittima difesa ed è stata condannata a morte. Una figura disperata e ambigua, che riesce a condensare le domande più scandalose su cosa sia la giustizia e cosa la violenza, una donna che solleva l’orrore della pena capitale e l’imparità istituzionalizzata tra uomo e donna.   
 
 
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