LA DEBORDATURA
L’edera sale sulle mura cittadine,
arbusti di miele si compongono lenti,
occhieggiano le foglie a distratte bambine.
Nell’angolo opposto, il muro cadente
non genera verde, e le pietre vicine
crollano al gelo sfiancando due amanti.
E’ sempre così, con la debordatura,
quando le consistenze si vestono
delle duplici armature dell’Altura,
e la luce e le tenebre si contendono,
nel fare e fare di stelle e di luna,
come d’un orologio l’inevitabile pendolo.
CORO DI CUORI
Se hai un cuore grande,
puoi crescere, però,
e averne cento o mille e ancora un po’.
Perché accontentarti
Di una vaga aorta,
se puoi fare furori
e far vivere i più segreti cuori?
Come dentro te,
nel bene gli amori tra la gente
che sa gli affetti contener.
Se hai un cuore grande
Puoi crescere e lo sai,
e averne cento o mille:
è quello che farai!
Il percorso è bello,
se promette molte vite,
tante piccole scatole
e un po’ di dinamite.
Se hai un cuore grande,
puoi crescere l’incanto
e averne cento o mille,
senza faticare.
Perché accontentarsi
Di una vaga aorta,
se puoi averne molte da nutrire?
Quelle degli amici e dei parenti,
dei conoscenti e di chi non sai chi è.
Perché, in fondo l’amore,
è comune purificazione,
se è o se non è prossimo a te.